Quando ci si rende conto che il tempo delle riflessioni è solo un tempo fine a se stesso, inanimato, destinato all’oblio e buono solo a inaridire gli animi, allora si concretizza la consapevolezza che per portare una soffiata di senso civico nella comunità bisogna scrollarsi di dosso quel fetore di muffa nauseabonda e iniziare ad agire. Nelle azioni che si compiono, a volte, può capitare che dal nulla si possa mettere su un’Associazione che nel suo scopo e nelle sue intenzioni racchiude tutto il meglio che si possa trovare nelle persone (quelle oneste intellettualmente s’intende!). Questo accade per svariati motivi, uno dei quali può essere ricercato nel senso di refrattarietà che noi altri iniziamo a sviluppare nei confronti della mediocrità etica e morale in cui versa quotidianamente questo paese ((Fondi, quello col cap zero quaranta ventidue in provincia di Latina)). Così, attanagliati in questo postribulo (cit.) intellettuale, Uno pensa: per la prima volta nella vita cerchiamo di fare qualcosa di buono! E allora Uno si attiva affinché quel “qualcosa di buono” si realizzi. E quando Uno fa presente la cosa a chi di dovere, tutti dicono che quel “qualcosa di buono” è una cosa veramente buona; ti sorridono e ti fanno i complimenti. Ma quando però Uno chiede a chi di dovere un aiuto, allora quel “qualcosa di buono”, sorprendentemente, pare divenire di colpo meno buono, se non addirittura fastidioso. L’unico “aiuto” che quelli di dovere ti mettono a disposizione è qualcosa che, oltre a non servirti assolutamente a niente, ha anche quel sapore sgradevole e avvizzito di un qualcosa che serve principalmente ai vari chi di dovere. Allora a questo punto Uno fa mea culpa e pensa: chi fa da sè, fa per tre!
Detto questo non voglio polemizzare e puntare il dito contro nessuno (non ancora!), voglio solo far presente che siamo in cerca di una sede, elemento fondamentale per lo scopo dell’Associazione. Abbiamo avuto contatti con persone di fiducia che gentilmente si sono offerti di aiutarci e che ringraziamo. Ma per certe cose è sempre meglio diffondere la voce in maniera capillare.
Certo non si può pretendere che le cose arrivino dall’oggi al domani, ma ci stiamo provando.
Se tra di voi c’è qualche anima buona in grado di offrire una soluzione concreta non sia restio a contattarci.
INFORMIAMO I VISITATORI CHE È POSSIBILE ASSOCIARSI ONLINE.
Il nostro cuore è più grande di quello che crediamo!
Visto come funzionano le cose, sarà anche il caso di cambiare l'espressione "chi di dovere" in "chi di piacere", visto che "chi di dovere" fa ben poco del proprio dovere e fin troppo del proprio piacere. Cosa diceva Alexander Supertramp? "Chiamare le cose col il loro vero nome".
Forza signori forza, spargete la voce, chi passa di qui ne parli con gli amici, con i familiari, e che anche amici e familiari facciano passaparola. Forza!
I migliori hanno sempre espresso le cose nel modo migliore, sia a livello verbale che comportamentale. Potremmo essere tutti dei piccoli Alex Supertramp ma quel tipo di informazione genetica è stata cancellata dal nostro DNA. Ma non bisogna disperarsi, quello che abbiamo disimparato possiamo riimparare, sta a noi la scelta 🙂 (Certo, a più di qualcuno potrebbe dare fastidio!).
…io un'idea ce l'avrei. Già con alcuni movimenti con cui collaboro da qualche tempo abbiamo avviato un'intesa con l'Associazione di Promozione Sociale "Time out", che ha sede in Via Damiano Chiesa al civico 28 (tanto per capirci sull'Appia, tra "Fondi Furs" e l'Immobiliare di Gino Parisella, sulla sinistra). Il Presidente della stessa, il gentilissimo Franco Parisella, mette a disposizione i suoi locali per qualsiasi attività: riunioni, assemblee, convegni, presentazione di libri, cineforum, ecc… e lo fa a titolo completamente gratuito (basta iscriversi alla "Time out", il costo dell'adesione è davvero minimo). I locali sono molto spaziosi ed accoglienti, ci sono tre stanze ed una molto ampia per incontri aperti al pubblico, c'è un distributore di bevande e non solo. Ed anche alcuni confort per il tempo libero (giochi, ecc…). Se volete posso mettervi in contatto con lui, sicuramente risponderà all'appello in maniera positiva.
Grande Francesco, innanzitutto grazie per aver risposto all'appello in modo così repentino. Allora ti dico da subito che è una proposta che teniamo sicuramente in considerazione. Dammi il tempo di convocare una piccola assemblea dei soci per parlare della cosa. Ti farò sapere quanto prima. Ancora grazie per la disponibilità.