Lettera della Presidente (4) “A Valentina”

Ciao amore di mamma, oggi è giusto un anno da quel 12 di agosto che uscisti di casa per non far più ritorno. Te ne sei andata così, in punta di piedi, piccola mia. Hai incontrato persone sbagliate che hanno distrutto la tua vita e la nostra. Tu non lo meritavi, perché eri una ragazza straordinaria. Ogni genitore ritiene i propri figli straordinari, ma io avevo te e oggi mi domando “forse non eri di questo mondo?”. Ci hanno insegnato che c’è l’Inferno, ma l’Inferno è questa terra dove oggi viviamo; vedo un mondo fatto di persone che hanno gambe, braccia e una testa, ma fondamentalmente dentro non hanno niente. Hanno solo una bocca per parlare, o meglio, per “sparlare”. Purtroppo si pensa soltanto come imbrogliare il prossimo, la corsa al denaro, alla casa e all’auto più bella, e non si pensa che tutto questo un giorno si dovrà lasciare. Nessuno è immortale, e se è vero che esiste un qualcosa dopo la morte, quando andremo “di là” dovremo dare conto di come abbiamo vissuto in questo Inferno.
Aprite gli occhi e il cuore, fate del bene a chi ne ha bisogno, non pensate solo a cose futili perché il tempo è breve e sappiatelo sfruttare al meglio.
Valentina oggi mi ha dato una grande lezione di vita, perché essendo più piccola di me aveva una prospettiva della vita molto diversa, e anche io sono stata cieca e sorda.
Grazie Valentina, anche se ti ho avuta solo per 29 anni, sei stata per me la luce, quella luce meravigliosa che ancora oggi continua incessantemente a brillare, e che sempre brillerà fin quando i miei occhi si incontreranno di nuovo con i tuoi.
Ciao amore mio.

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