Abbiamo vinto è vero, ma…

AGGIORNAMENTI A FONDO PAGINA*

E’ vero in Italia ha vinto il SI, ma la stragrande maggioranza degli italiani sa veramente su cosa si è espresso? Io credo di no. Questa corsa alle urne non è stata dettata da un rinnovato livello culturale che inspiegabilmente ha travolto il popolo di “‘o sole mio” come uno tsunami, no, non lo è stato per niente, l’affluenza alle urne è stata una manovra di salvataggio in extremis portata avanti da uno sparuto gruppo di persone che hanno un’attività neurale non ancora in totale tele-anestesia. Noi italiani siamo degli animali davvero singolari, stiamo lì in barbiturico stato vegetativo ad aspettare che la miccia si consumi e che la bomba esploda. Dopodiché sappiamo eccellere nel’autocommiserazione e nel vittimismo. Insomma per dirla tutta siamo un po’ i clown del resto del mondo; non che il resto del mondo sia meglio di noi, sia chiaro, ognuno ha i suoi scheletri nell’armadio, ma almeno il resto del mondo ha avuto l’astuzia di prendere le distanze da noi su qualsiasi aspetto di fondamentale rilevanza politica, il che la dice lunga sul divario culturale che ci separa.
Questa vittoria non è di tutti gli italiani, anche se agli italiani l’illusione piace, li aiuta a lavare la propria coscienza. Questa vittoria è degli attivisti, che hanno portato a votare chi nemmeno sapeva (e tutt’ora non sa) su cosa si stavano esprimendo (una ricerca su google, ammesso che lo sappiano usare, potrebbe aiutarli). Questa vittoria è di chi ha spento la TV e ha acceso il cervello. Questa vittoria è del popolo della rete, il popolo sano della rete s’intende, che ha propagandato questo referendum con ogni mezzo, costantemente e senza sosta. Questa vittoria è di pochi anche se c’è voluta la mobilitazione di tanti per ottenerla.
Perché questa analisi così sprezzante? Il mio campione di indagine è questo portale. Il sito riceve visite ogni giorno, utenti che arrivano dai luoghi più disparati: Roma, Palermo, Napoli, Sezze, Hergiswil (Svizzera), Steinhausen (Svizzera), Innsbruck (Austria) (Cià Sà!), Kölliken (Svizzera), Bergen (Norvegia) (Cià Je’!), Firenze, Bari, Cosenza, Avellino, Milano, Berna (Svizzera), Lugano (Svizzera), Pordenone, Perugia, Francavilla, Udine, Bad Schussenried, Baden-wurttemberg (Germania), e addirittura da Cottage Hills, Illinois, (United States) e Miami, Florida, (United States).

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Vedete scritto il nome Fondi da qualche parte? Per risalire all’ultima visita di un Fondano bisogna salire sulla macchina del tempo, inserire la retromarcia e arrivare fino al lontano 24 Maggio. Che dire? Sorprendente! D’altrocanto siamo dei maestri nella fruizione di facebook, luogo che fotografa perfettamente la forma mentis della maggior parte di noi, dove è possibile constatare il ciarpame di inutilità e d’idiozie in cui tutti siamo immersi quotidianamente. Siamo abituati a permearci di vuoto. Siamo feticisti e voyeuristi del nulla. Siamo delle anime morte (cit.).
Questo sito potrebbe essere un punto di aggregazione dove tutti, in attesa di un luogo fisico, potremmo intavolare tematiche e discutere di cose serie, che ci riguardano da vicino: problemi, iniziative, pareri; ma ahimé, la stragrande maggioranza di noi è più avvezza, mi si passi il termine, alle cazzate. Se Fondi si presenta come il microcosmo dell’intera nazione allora non ci sono referendum che tengano. Siamo spacciati.

POST NEL POST (tanto per risparmiare spazio)
Il nostro ex medico di famiglia, del quale non farò il nome per ovvie ragioni, oltre a non essersi interessato minimamente delle condizioni di Valentina ai tempi che furono (nemmeno una visita, nemmeno un consiglio, il vuoto totale), adesso si è preso anche la libertà di sospendere di sua spontanea iniziativa l’assistenza medica a un’anziana e inabile donna di quasi 90 anni (mia nonna), della serie: cornuti e mazziati. Siamo al parossismo, al trionfo del mondo alla rovescia. Il capolinea, forse, lo abbiamo già superato.

Ma ci sarà un fondano che leggerà questo post? Ne dubito fortemente!

*Mi è stato  giustamente fatto notare che alcuni commenti di utenti che accedono al sito da Fondi, sono posteriori alla data che Statcounter indica, quindi per forza di cose i dati presentano inesattezze. Evidentemente il programma sta dando i numeri nel tracciare gli ip. Chiedo scusa a questi utenti per la clamorosa svista.
Non ci sono errori, invece, sul numero dei visitatori unici (bassissimo) e fondamentalmente il nocciolo dell’articolo non cambia.

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